biennale di venezia 2018

Amanti d’arte, d’architettura e del bello, siete già stati alla Biennale di architettura a Venezia? Una visita la merita davvero! Freespace è il nome di questa 16° edizione curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara e dedicata allo spazio inteso come libero, aperto alla luce, pubblico. Le soluzioni proposte hanno differenti finalità: vogliono essere architetture utili e sostenibili, significative, da godere anche all’aria aperta.

Troverai esposte le opere e le installazioni di ben 71 architetti, designer e urbanisti provenienti da 65 paesi diversi che potrai ammirare nelle due sedi, il Padiglione Centrale e le Corderie dell’Arsenale.

COME ARRIVARE

Una volta arrivato a Venezia in stazione o con altri mezzi a Piazzale Roma, raggiungere le due sedi che ospitano la Biennale è molto semplice e, se scegli il taxi, anche comodo. Con appTaxi puoi prenotare un taxi acqueo direttamente dall’app! È l’unica applicazione che permette di farlo, approfittane! 😉

Alla Biennale sono davvero tante le cose da vedere ma se la tua è una visita rapida ecco i nostri consigli sui tre padiglioni che non puoi assolutamente perdere!

IL PADIGLIONE ITALIA

Il padiglione italiano all’Arsenale è una tappa imprescindibile. Si chiama Arcipelago Italia, è curato da Mario Cucinella ed è incentrato su un tema delicato e importante, quello del recupero. Luoghi e architetture marginali, periferici, lontani dai centri ricchi e popolati sono i protagonisti di un viaggio attraverso un’Italia poco conosciuta, dal Nord al Sud. Obiettivo del Padiglione è quello di proporre delle soluzioni di riqualificazione di questi luoghi attraverso progetti che siano realmente vicini e risolutivi rispetto alle problematiche degli stessi.

IL PADIGLIONE DELLA SANTA SEDE

Seconda tappa il Padiglione della Santa Sede. Il Vaticano è la grande new entry di quest’anno. Il suo padiglione, curato da Francesco Dal Co, si trova nella bella Isola di San Giorgio Maggiore ed è tra i più apprezzati dalla critica. La sfida per i curatori del Padiglione è stata quella di creare degli edifici sacri, dieci cappelle, in un ambiente del tutto naturale, nell’area verde dell’isola. Le cappelle si configurano come tappe simboliche di un metaforico peregrinare della vita e spiccano per l’estrema varietà e unicità, non riconducibili a nessun modello tipologico.

IL PADIGLIONE SVIZZERA

Si è aggiudicato il Leone d’oro di quest’anno per la sua “installazione architettonica piacevole e coinvolgente, ma che al contempo affronta le questioni chiave della scala costruttiva nello spazio domestico” (Sofìa von Ellrichshausen, presidente della giuria che ha assegnato il premio). Entrato in Svizzera 240: House Tour ti sembrerà di essere un po’ come Alice nel Paese delle Meraviglie, rivisitato in chiave moderna. Varchi e aperture angusti, scale distorte, finestre che si aprono sul nulla, porte altissime con maniglie inarrivabili, o minuscole. Lo spazio interno domestico è mostrato in una luce diversa, al di fuori dei canoni abituali, meno familiare e rassicurante, e l’attenzione è indirizzata in questo modo sulle forme, sulla loro essenza e, in generale, sulla plasticità della casa.

Hai tempo fino al 25 novembre per vedere la Biennale, organizza la tua visita!

Ti aspettiamo a Venezia a bordo dei nostri taxi!

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